SubsOnicA Verona Ieri Sera

Sono sveglio da poco e ho già L’Eclissi che gira sul mio stereo. Ma il suono che esce dalle casse non è nulla paragonato al grandissimo concerto di ieri sera. I Subsonica sono stati immensi. Hanno sudato all’inverosimile e hanno dato tutto quello che potevano. Pure io ho dato tutto. Un ginocchio e una costola in primis! Abito a 10 minuti dal palazzetto e avevo in mente di andare la verso le 17. Invece alle 15.30 ero già la J.  Sono stato uno dei primi ad arrivare. Insieme a Daria, Nicoletta e Elena che ho conosciuto sul posto e abbiamo formato uno strepitoso quartetto di transennati folli. Entriamo nel palazzetto mentre Mirco e i suoi stanno finendo di montare il palco. Stanno usando On The Turning Away per provare l’impianto. Stavo per morire! Usciamo un pochino e intorno alle 17 arriva un camper. Ivan alla guida e Samuel sul sedile del passeggero. Dietro notiamo un Vicio un po’ incupito e (pareva) Boosta. Vanno anche sul lato sbagliato del palazzetto e così fanno retromarcia e ci passano davanti salutando! Il sole cala e fuori inizia a fare freddo per chi come me, è vestito poco, immaginando la cappa di caldo che ci sarà dentro. Intorno alle 19.40 aprono le porte e non ho ricordi di aver percorso una rampa di scale così velocemente come questa volta. Praticamente mi ritrovo sotto il palco, abbracciato alla transenna senza capire come sono arrivato li. Sono a metà tra il Ninja e Vicio. Siamo in piedi già da un po’ e dovrà passare un altro po’ di tempo prima che la banda inizi a suonare. Intanto assistiamo al riempimento del palazzetto. Non credevo si potesse arrivare a tanto. Ero bello pieno ieri sera. Vediamo Ivan, assistiamo alle prove strumenti, qualcuno porta delle bottigliette d’acqua sul palco. Improvvisamente dopo un po’ di Depeche Mode, QOTSA e altri inizia una musica familiare. Il pubblico inizia a volerli. Urla. Si spengono le luci, parte il fumo, si accendono le due griglie luminose e quella davanti si solleva per ingabbiare i Subsonica. Salgono finalmente sul palco alle 21.30 circa. Il pubblico esplode quando parte Veleno. Poi di fila Glaciazione e Nuvole rapide. La gabbia è già alzata e non c’è niente per nessuno. Il mondo così come lo conoscevamo prima ha cessato di esistere. Non avevo mai visto i ragazzi così carichi e credo che anche loro siano rimasti stupiti di vedere una Verona così carica! Tante le canzoni snocciolate una dietro l’altra. Tutto L’Eclissi tranne Alibi e (ahimè) Alta Voracità. Tra le altre, Discolabirinto, Colpo di Pistola, Liberi Tutti, Cielo su Torino, Nuova Ossessione, Errore, Ratto, Odore, Mio Dj. Punti caldi il quartetto composto da Quattrodieci, Ratto, Ultima Risposta/Up Patriots To Arms, e Odore. Qui non mi sono proprio risparmiato! Up Patriots To Arms l’ho vissuta come se dovessi morire un secondo dopo la fine del brano. Il Centro Della Fiamma dedicata ai ragazzi dell’Alterego è stato un qualcosa di inimmaginabile. Potentissima. È stato un pogo continuo. E Stagno mi ha lasciato proprio a bocca aperta. Sul disco è una delle canzoni che mi piace così così, ma sentirla live acquista tutto un altro sapore e mi è piaciuto moltissimo tutto il crescendo finale. Complimenti, un concerto bellissimo, carico, vissuto, indimenticabile, e di quei giochi di luce bellissimi. Ora devo solo sistemare le 440 foto scattate ieri sera dalla prima fila. Qualcuno mi da una mano? J